THE LEPRICORNS
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La storia della band

Correva l'anno 1997 quando ci trovammo per la prima volta insieme in un locale della periferia milanese, uniti dall'idea di portare la tradizione scozzese nei pub italiani, come novelli cantastorie nordeuropei. La formazione iniziale dei Lepricorns era costituita solo da: Ivan (violino), Riccardo (chitarra/voce) e Paolo (cornamusa/percussioni). E' infatti di Paolo la cornamusa del 10° brano del Demo "The Lepricorns" e del 2° brano del Cd "Irish and Scottish Tunes" (Ecosound 2005). La maggior parte del repertorio era stata scovata tra i libri e i Cd recuperati da lui e da me durante i nostri viaggi in Scozia. Poi Paolo, attratto sempre più dalla Scozia, ha lasciato tutto per iniziare là una nuova vita, nei pressi di Edimburgo. Ma al suo posto sono entrati due elementi che hanno reso i Lepricorns più forti di prima: Andrea (percussioni e voce) e quel geniaccio di Alex (fisarmonica) hanno dato alla parte musicale un ritmo e una tecnica strumentale davvero coinvolgenti. Intanto, il recupero delle tradizioni celtiche aveva mobilitato già schiere di ragazzi in tutta Italia. Così, sin dal 1999 i Lepricorns hanno trovato locali, associazioni e festival pronti a ospitarli e, sulla scia del successo di varie scuole di danza irlandese (tra cui quelle degli amici Gens d'Ys e del buon Gannet), il repertorio si è ampliato con musiche da ballo (jig, reel, polka, hornpipe ecc.), ma anche con canzoni da pub (il cosiddetto "singalong"), irlandesi e bretoni, fino a giungere alle nuove canzoni in italiano? ma non corriamo troppo! I Cd "Irish and Scottish Tunes" (Ecosound 2005), "Traditional Celtic Music" (Ecosound, 2008) e il demo "The Lepricorns" (1998-99) riassumono l'intensa attività dedicata alla musica tradizionale irlandese e scozzese negli anni tra il 1998 e il 2007. Quest’ultimo anno segna una svolta nella band con l’uscita e l’entrata di alcuni musicisti solisti: Alex e Ivan sono stati sostituiti dal polistrumentista Dario e da Elia e Mirko, che si sono alternati al violino fino al 2012. A fine 2008, poi, è entrato ufficialmente anche Matteo (flauti e cornamuse) e occasionalmente Roberto alla batteria, come nel CD del 2010. Altri musicisti si sono poi aggiunti negli anni seguenti (tra cui ricordiamo i bravissimi Elia e Luca al violino, Alessandro, Ugo e Andrea alla fisa e Walter al bodhran), fino a giungere alla formazione del 2014 con Mattia (flauti e cornamuse), Tamara e Tatiani al violino e Ferdinando Piras al bodhran, che possono vantare anche collaborazioni internazionali (vedi dettagli più sotto). Oggi i Lepricorns intendono cimentarsi anche in contaminazioni con altri generi musicali diversi dal folk e in qualcosa di più italiano, o lombardo, emiliano… chi può dirlo? Seguite i nostri concerti dal vivo e lo saprete!
Riccardo

I Lepricorns sono:
Matteo Lazzarotto: flauti e cornamuse.
Nato a Varese nel 1980 si avvicina al mondo della musica fin dall’infanzia. All’età di 8 anni si unisce alla Banda Musicale Azzurra di Castronno, diretta dal Maestro Carlo Cason. Qualche anno più tardi s’inserisce nel gruppo vocale V.O.C.I. Nel 2007, dopo essere stata covata per anni, esplode in Matteo una forte passione per la musica popolare, in particolare per quella irlandese. Questo lo porta dapprima allo studio come autodidatta del whistle, quindi a seguire alcune lezioni di whistle e uilleann pipes (rispettivamente flauto e cornamusa irlandesi) dal Maestro Luca Crespi, importante componente degli Inis Fail (www.inisfail.it). Nel 2008 si unisce a due band di musica popolare del nord Italia e folk di matrice celtica: “Voltesindré” e “Cann, Cord e Pell”. Sul finire dell’anno approda finalmente a un gruppo di musica prevalentemente irlandese: i Lepricorns.

Ferdinando Piras: bodhràn e altre percussioni.
Nato a Lodi il 7 maggio 1970, inizia il suo percorso artistico come percussionista con i Muntanerada, gruppo lodigiano che suona musica popolare del nord Italia ed europea. Si è poi avvicinato alla musica tradizionale irlandese entrando nei Blackstonefolk, band fondata dal violinista irlandese Dominic Ronayne. Qui nasce e cresce il suo amore per l’Irish music e per il suo strumento percussivo più tipico: il bodhràn. Entra poi a far parte degli FBA, nota folk band di musica europea. Ha partecipato a molti festival sia in Italia che all’estero, approfondendo e affinando la sua tecnica di bodhranista. Attualmente suona con vari gruppi musicali: The Lepricorns, Green Circle Ensemble, The Lodiners eccetera.

Tamara Auer: violino. Comincia a studiare il violino a 9 anni con la professoressa Stephanie Brown e in seguito si iscrive all’Istituto Australiano di Musica a Sydney, dove studia con il maestro Robin Wilson. Nel 2009 si trasferisce in Italia e viene ammessa al Conservatorio di Milano, dove frequenta il Triennio di I livello di viola, sotto la guida del M° Claudio Pavolini. Nel 2012 torna a Sydney per concludere gli studi e laurearsi in Economia. Lì lavora come violinista e violista per alcune compagnie teatrali, suonando per vari musical come Oklahoma, La bella e la bestia, Into the Woods, The Sound of Music e Sunset Boulevard. In più suona in un complesso country che esegue cover di Taylor Swift e Keith Urban e partecipa alla loro tournée australiana esibendosi a Bendigo e Mulwalla (Stato di Victoria) e al Tamworth Country Music Festival, nel New South Wales. Nel marzo 2012 inizia anche lo studio del violino celtico con la professoressa irlandese Louise Phelan, presso l’Accademia di musica irlandese del Gaelic Club di Sydney. Comincia quindi a suonare nel duo di musica celtica “Clearly Celtic”, con il chitarrista Matthew Gough, suonando concerti al King Street Theatre Sydney, al The Bald Faced Stag Hotel, al The Town and Country Hotel e in altri locali di Sydney. Nel 2013 si esibisce in una cover band della Electric Light Orchestra (ELO) e con: The Little Sydney Celtic Band, Elephant’s Laundry, Balkansi Klezmer Band e The Little Sydney German Band. Tornata in Italia, dal novembre 2013 suona nell’orchestra di produzione del Conservatorio di Milano. Nel 2014 ha suonato anche con la Milan Metropolitan orchestra, in concerto con Gigi Proietti al Teatro Arcimboldi, e da giugno 2014 suona naturalmente violino celtico con i Lepricorns.
Pino Beretta: fisarmonica. Nato il 5 novembre 1959, sin dagli Anni Ottanta il fisarmonicista Giuseppe “Pino” Beretta ha militato in gruppi storici del folk italiano come i Celtic Fox, i Castemore e il più recente Trio Distratto, suonando soprattutto danze per le serate di Bal Folk, ma anche componendo brani propri di diversi generi musicali, dalla celtica al jazz, dal folk al latino. La sua discografia è iniziata con l’audiocassetta di musica celtica dal titolo “Firstep”, registrata nel 1992 con il trio Celtic Fox. In seguito Pino ha registrato i CD: “Castemore” (gruppo Castemore, 1999) con musica per danze popolari italiane ed europee; “Folk in Trio Live” (Folk in Trio, 2001), con musica per danze tradizionali; “Fisarmonie” (Pino Beretta, 2005), con musiche tradizionali e dello stesso Pino Beretta; “Porta di Cespuglio” (gruppo Maramao, 2008), CD di musica jazz, folk, punk.


Andrea Baroni: percussioni, cori e chitarra. Ha iniziato a suonare più di dieci anni fa la chitarra, esibendosi fin da allora nella Higgy Baby Rock'n'Roll Band (dove suona e canta tuttora insieme a Riccardo) per i locali della Lombardia. Nel 1999 è stato felicemente coinvolto come percussionista e corista nei Lepricorns. Attualmente studia percussioni e Bodhran (il tipico tamburello irlandese), ma si dedica anche al blues e a canzoni proprie con la sua chitarra.




Riccardo Ampollini: voce solista e chitarra. Ha iniziato a studiare la chitarra a 13 anni, con Vito Plumari, insegnante di Bollate diplomato presso il Centro Didattico Filippo Daccò, Milano. Ha proseguito gli studi, sempre per hobby, fino a 28 anni. Ha studiato con Joe Diorio ai seminari di Tirano Jazz e ha partecipato, tra l'altro, alla sinfonia per cento chitarre del compositore americano Rhys Chatam, esibendosi al Teatro Smeraldo di Milano. Ha suonato in Big Band e in gruppi di jazz e musica leggera, tra cui: Quarta Dimensione, Higgy Baby Rock'n'Roll Band e Jazz Machine (un progetto in tributo a John Scofield e Pat Metheny). La musica popolare, e in particolare quella scozzese e irlandese, gli danno però emozioni forti come cantante e chitarrista. Infine, ha scritto e sta scrivendo canzoni in italiano/dialetto e brani strumentali che saranno utilizzati come materiale di partenza per il primo Cd in italiano dei Lepricorns, la cui uscita è prevista nel 2009.
Milena Nigrisoli: basso elettrico e organizzazione danze. E' con i Lepricorns dal 2003 e riesce a dare quel tocco femminile in più al ritmo sostenuto delle canzoni e delle danze tradizionali. Ha studiato privatamente basso, pianoforte, canto e flauto dolce per alcuni anni. Inoltre, s'interessa da tempo alle danze popolari e in particolar modo a quelle di origine celtica: jig, reel, polka, hornpipe, waltz ecc. Ha seguito corsi di danza presso la Gannet School of Irish Set Dancing e presso la scuola di danze popolari di Via Gabbro, Milano.


La storia della band

I Lepricorns hanno suonato in vari pub, festival e centri sociali della Lombardia (vedi paragrafo: “Concerti dei Lepricorns di cui si ha memoria” su www.lepricorns.it), ma si sono esibiti anche in Trentino (prima edizione della manifestazione “Magia Celtica” a Pergine Valsugana) e in Emilia Romagna. A Busto Arsizio si sono esibiti alla Comunità Giovanile e all’ex Centro Elioterapico e ora ricevono e-mail da un folto pubblico della zona, oltre che del bollatese, terra natia. Importante è stata anche la loro partecipazione a Insubria Festival, per esempio alle edizioni del 2004 e 2014 (vedi anche www.insubriafestival.org) e a Bustofolk 2005 e 2014 (manifestazione con ospiti internazionali, segnalata anche da articoli sui principali quotidiani italiani e a cui è stata dedicata una trasmissione di Rai Due a fine 2005, www.bustofolk.it). Si sono presentati anche con un repertorio prettamente medioevale/rinascimentale alla Torre dei Gelsi di Cisliano, all’interno della manifestazione rievocativa “Storitalia” (2003) e in chiusura della Mostra sui Celti al museo di Varese (2005). E’ loro tradizione natalizia fare concerti a scopo benefico in centri di sostegno per portatori di handicap e il fatto di poter aiutare in qualche modo (anche solo a livello emozionale) queste persone è forse il miglior premio ricevuto in questi anni. La formazione iniziale prevedeva già un suonatore di cornamusa, che ora vive però a Edimburgo: Paolo, che insieme a Riccardo ha raccolto gran parte del materiale tradizionale scozzese che ha dato origine al primo repertorio del gruppo, arricchito poi anche da pezzi irlandesi, bretoni, italiani (originali, dei Modena City Ramblers o di altri cantautori nazionali) e della tradizione popolare europea. Alla fine del 1999 il gruppo ha inciso in studio (grazie al cantautore Concetto Serranò) un primo CD Demo, intitolato “The Lepricorns”, seguito nel 2001 da uno registrato dal vivo nel locale “La Casa del Tempo” di Bollate. Dopo alcuni mesi passati in studio di registrazione, nel giugno 2005 è uscito nei negozi di dischi il primo CD ufficiale della band, contenente brani tradizionali scozzesi e irlandesi e intitolato appunto: “Irish and Scottish Tunes”. Registrato e mixato nel “Blue Studio” del compositore New Age John Toso (www.johntoso.com), a Milano, il CD è prodotto e distribuito dalla casa discografica Ecosound (www.ecosound.it). Il 28 luglio 2005 e nei giorni successivi, alcuni brani tratti dal CD sono stati diffusi da Radio Popolare Network (dove i Lepricorns saranno poi ospiti nel dicembre 2013, all'interno della trasmissione Olly Night di Giuliano Nava), mentre alcuni brani del Demo del 1999 erano già passati su Radio Padania. Altre radio locali hanno poi trasmesso canzoni e pezzi strumentali e hanno invitato i Lepricorns in trasmissione (tra cui Radio Città Bollate, in varie occasioni). Nel settembre 2008 è uscito anche un secondo CD per Ecosound dal titolo “Traditional Celtic Music” e nel dicembre dello stesso anno ha visto la luce il CD “Live 1997-2007” per una seconda casa discografica (Etnoworld, edizioni Italian Way Music, www.italianwaymusic.com). Nel 2008-2009 i Lepricorns hanno poi lavorato al loro primo Cd di canzone d’autore in italiano, “La figlia del vento”, che è stato pubblicato nel settembre 2010. E’ possibile trovare le date dei concerti della band sui principali portali dedicati al nuovo mondo celtico e al rock/folk italiano, che li seguono ormai da tempo: www.irlandaonline.com, www.celticworld.it (da cui, registrandosi, si possono scaricare tre brani in MP3), www.irlandando.it, www.trigallia.com e www.rockol.it, oltre che su www.myspace.com/lepricorns1 (con altri brani in MP3) e su www.facebook.com/lepricorns.




Concerto con corpo di ballo

Ai concerti dei Lepricorns è spesso possibile assistere alle esibizioni di alcuni tra i migliori ballerini di danze irlandesi presenti in Italia. In genere sono maestri o allievi provenienti dalle scuole dei Gens d'Ys (www.gensdys.it), della Compagnia TraBallante (www.myspace.com/lacompagniatraballante), del gruppo Meet the Fairies (www.myspace.com/mtfdance), della Gannet School of Irish Set Dancing (www.gannetschool.it) o della Tara School (www.taraschool.it). Programmando prima la serata nel locale in cui si esibiranno i Lepricorns sarà possibile invitare in anticipo alcuni di questi ballerini, oppure organizzare uno spettacolo danzante vero e proprio, con un massimo di 20 ballerini (il cui costo va però definito con la scuola di danza in questione). Recentemente anche gli Shamrock Dancers di Massenzatico (RE) e i ragazzi dell’ormai ex Cerchio Celtico del Ceresio (CCC) hanno collaborato ad animare le danze, con la partecipazione del pubblico presente ai concerti.

Il nome e la mascotte della band
Il nome Lepricorns è la traduzione inglese (scelta perché più facile da pronunciare per gli italiani) del gaelico Leprechauns e indica una tipologia di folletti che spesso ricorrono nelle favole e nelle leggende irlandesi derivate dalla tradizione celtica. Il Leprechaun è un ometto alto non più di 150 cm, con un bel cappellone verde. La sua occupazione principale pare sia quella di calzolaio delle fate. Naturalmente cerca in tutti i modi di non farsi vedere dagli umani perché, come tutti sanno, possiede una pentola d'oro. Se si cattura, lo si può costringere a cedere il suo tesoro, ma basta girare lo sguardo per un attimo e il Leprechaun svanirà nell'aria. Anche in Italia, i nostri lepricauni sono noti per nascondere una pentola d'oro in fondo all'arcobaleno. Oltre a essere un portafortuna per tutti gli irlandesi, "Lucky Leprechaun" è ovviamente l'omino simbolo del nostro gruppo musicale e lo si può trovare anche in questa pagina disegnato da Milena.

CONTATTI

Per concerti, feste o matrimoni:

Riccardo, cell.: +39 349 7761044

E-mail: lepricorns@hotmail.com

Sito web: www.lepricorns.itwww.facebook.com/lepricorns